Nel contesto emergenziale generato dalla pandemia Covid-19, il lavoro a distanza ha rappresentato lo strumento più adatto per la prosecuzione di alcune attività lavorative, risultando, inoltre, un elemento fondamentale come misura di contenimento della diffusione del virus.
Un aspetto che occorre chiarire è: qual è la differenza tra smart working e telelavoro?
Qual è la differenza tra smart working e telelavoro?
Lo smart working è una forma di lavoro subordinato, che si basa sul raggiungimento di obiettivi e quindi risultati, senza vincoli di orari e spazi, formalizzato mediante un accordo scritto tra il datore di lavoro e il lavoratore, andando a disciplinare il potere direttivo, gli strumenti di lavoro, le attività da svolgere, tempi di riposo, obiettivi da raggiungere e il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il telelavoro, al contrario, non è altro che l’esecuzione da remoto delle stesse attività lavorative effettuate in azienda, ovvero seguendo i soliti orari, focalizzandosi sull’attività da svolgere e non sugli obiettivi da raggiungere.
Nonostante il rapido adattamento ai modelli di lavoro agile, sono molteplici le criticità riscontrate nella corretta adozione di idonee misure di prevenzione e protezione dei rischi professionali.
Quali sono i maggiori rischi in termini di sicurezza sul lavoro?
La condivisione e quindi la sovrapposizione di luoghi adibiti a vita privata e vita lavorativa comporta molte difficoltà, non solo dal punto di vista infortunistico, dove per altro si segnala un incremento notevole degli “infortuni domestici” durante il periodo Covid, ma anche dal punto di vista della salute mentale.
In un contesto in cui la convivenza obbligata, la diversità di ritmi lavorativi e la necessità di riorganizzare gli spazi, la gestione del lavoro risulta complessa. Proprio per questo motivo, lo stress rappresenta uno dei principali fattori di rischio. È pertanto fondamentale approfondire tale aspetto ed eseguire specifiche valutazioni a cura di esperti.
Va ricordato che ai sensi del D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro ha comunque la responsabilità dell’attività lavorativa, mantenendo tra i vari obblighi, quello di informare e formare i lavoratori, oltre che valutare i relativi rischi.
Sts Group fornisce il supporto a tutte le aziende che hanno adottato modelli di telelavoro o smart working, per analizzare in modo specifico i rischi e valutarli mediante gli esperti psicologi del lavoro.
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